lunedì 16 luglio 2018

Viva Sofia - Una testimonianza



Guidavo leggermente assonnata dopo aver mangiato un pranzo lauto e sostanzioso.
Avevo sonno, mi stavo addormentando, tutta la macchina si stava addormentando dopo un pranzo di carboidrati e zuccheri tutti fritti. Il tepore ci stava abbracciando.

Amo infinitamente guidare e conosco i trucchi per risvegliarmi. Ho macinato chilometri con tutti i mezzi che ho avuto, mi sono fatta prestare macchine meravigliose, ho guidato diversi veicoli di ogni tipo di motore.

Guidare è una mia grandissima passione.

A un certo punto Damiano ci offre una caramella, una di quelle miele e menta ovali e grosse, per la tosse.

Io no grazie.

Non la accetterà nemmeno Angela, figuriamoci Tato. A lui la menta nemmeno non piace.

Mi concentro sull’autoradio. Cambio canzone, frasi scombinate vengono da dietro. Tato dice "ma pizzica" e Angela risponde "allora sputala".

Tutto noioso, calmo, regolare, cambio corsia, ci immettiamo nell’anello di autostrada che ci porterà a casa.

A un tratto il silenzio viene rotto da un urlo.
Dei colpi di tosse. Non capisco. È tutto confusionario. Angela urla "SPUTA SPUTA". Tato tossisce.

Non riesco a capire nulla.
Guardo dallo specchietto e vedo Angela manovrare il corpo di tato girandolo sottosopra.
Massimo strabuzza gli occhi un po’ dal terrore un po’ per gli sforzi della tosse.

Ma questa è la faccia di chi sta soffocando.

Angela urla, continua a dare colpi secchi sulla schiena di Massimo, a un certo punto un urlo più forte: “Linda, ti prego, non so più cosa fare”.
"Accosta. Accosta", mi urla Damiano.
Mi butto senza guardare in corsia di emergenza. Quattro frecce. Freno. Freno a mano. Il tutto in ordine sparso.

Accosto. Apro la portiera. Angela continua a muovere a tato, colpi forti sulla schiena a testa in giù. Niente da fare Massimo non riesce a sputare la caramella. Ma nel frattempo Massimo ancora non respira.

Lo prendo io, ho visto un video alla riunione con i Lions. L’ho visto da qualche parte. Colpo sulla schiena interscapolare. Forte.

La mia testa pensa al numero da fare per l’ambulanza. Non capiranno un cazzo siamo in Slovenia. Quanto tempo ci vuole per un ambulanza? E se Massimo sviene? E se Massimo...?

Mi tremano le mani un altro colpo secco sulla schiena di Massimo, mentre Angela lo stringe per le gambe e lo tiene sulle ginocchia.

Ti prego, Tato. Sputa.

Le macchine continuano a sfrecciare. Angela urla. Damiano resta pietrificato.

Massimo inizia a piangere.

Piange: vuol dire che Massimo RESPIRA.

Lo alzo, lo stringo, Massimo ha ingoiato la caramella.

Le lacrime iniziano a rigarmi il viso. Stringo il mio bimbo fortissimo al mio petto. Angela è pietrificata in macchina. Allungo la mano e tiro fuori anche lei. Ci stringiamo in un lunghissimo abbraccio tra le lacrime.

Anche Damiano ci abbraccia e piange. Massimo sta bene. È scosso. Ma respira.

Nulla è più importante.

Beve un sorso d’acqua. Sta bene. Cammina e mi sorride.

Mamma ho avuto tanta paura.

Figurati io. Ti prego. Mai più caramelle.

Ripartiamo in silenzio e la nostra audi bianca sfreccia con direzione casa.

Le mani finiranno di tremarmi appena parcheggiati in centro. Quaranta minuti dopo.

Realizzeremo con Massimo Romita un video per youtube del Lions Club Duino Aurisina che parli di questo argomento entro fine anno, però nel frattempo, se avete piacere di informarvi, eccone uno davvero completo.

https://www.youtube.com/watch?v=nqDActKLiek&t=8s

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