Attività
Le attività dell’Università della Terza Età si concretizzano in una serie di proposte quali:
corsi culturali in varie materie raggruppate in 10 indirizzi, tra cui le lingue straniere e l’informatica;
La formazione è il fondamento per la realizzazione della persona e un mezzo per socializzare migliorando le condizioni di vita.
I partecipanti trovano un’opportunità per:
I corsi sono tenuti a cura di docenti universitari, professori di scuola media o da noti cultori delle specifiche discipline.
L’attività nell’Associazione è aperta a tutti coloro che ne fanno richiesta e condividono gli ideali morali e sociali della Università. Non ci sono limiti di età.
L’ammissione è subordinata al versamento da parte dei corsisti delle quote associative e di partecipazione determinate annualmente dal Consiglio Direttivo.
Non è richiesto alcun titolo di studio; non sono previsti esami o valutazioni finali.
Finalità
corsi culturali in varie materie raggruppate in 10 indirizzi, tra cui le lingue straniere e l’informatica;
- laboratori:
dizione, recitazione dialettale, canto corale, pianoforte, ceramica, sbalzo su rame, ceramica, mosaico, pittura, disegno, tiffany, lavori a maglia, bigiotteria, hardanger, tombolo, merletto, uncinetto, cucina - conferenze pubbliche
- attività collaterali:
iniziative ricreative, momenti di incontro e socializzazione, visite guidate.
La formazione è il fondamento per la realizzazione della persona e un mezzo per socializzare migliorando le condizioni di vita.
I partecipanti trovano un’opportunità per:
- conoscere cose nuove;
- confrontarsi e dialogare con gli altri;
- maturare come persone nel modo di porsi di fronte alla realtà;
- crescere nella partecipazione per essere cittadini protagonisti;
- vivere l’età matura in modo attivo e propositivo.
I corsi sono tenuti a cura di docenti universitari, professori di scuola media o da noti cultori delle specifiche discipline.
L’attività nell’Associazione è aperta a tutti coloro che ne fanno richiesta e condividono gli ideali morali e sociali della Università. Non ci sono limiti di età.
L’ammissione è subordinata al versamento da parte dei corsisti delle quote associative e di partecipazione determinate annualmente dal Consiglio Direttivo.
Non è richiesto alcun titolo di studio; non sono previsti esami o valutazioni finali.
Finalità
dallo Statuto, art.3
L’Associazione è apartitica ed aconfessionale; si fonda su prestazioni volontarie, non ha fini di lucro e persegue i seguenti scopi:
L’Associazione è apartitica ed aconfessionale; si fonda su prestazioni volontarie, non ha fini di lucro e persegue i seguenti scopi:
- promuovere ed alimentare
gli interessi culturali fra persone di età matura;
- aggiornare ed incrementare il patrimonio di conoscenze e di esperienze da esse acquisite;
- favorire la loro partecipazione alla vita sociale attraverso la realizzazione di corsi e/o seminari su argomenti e discipline, da integrare eventualmente con altre specifiche attività collegate e collaterali, quali visite e viaggi collegiali guidati in località italiane ed estere;
- istituire, sostenere ed attuare studi e ricerche sui problemi inerenti l’educazione permanente, con particolare attenzione a quelli della terza età e dell’invecchiamento, anche in collaborazione con altre Università ed Istituzioni.
- realizzare convegni, mostre, esposizioni e quant’altro, inerenti alle sue principali attività, anche aperte al pubblico
Cenni storici
Nell'ottobre del 1982, nelle sale di un noto albergo triestino, il Gruppo Insegnanti stendeva il programma che dava corpo al primo anno accademico dell'Università della Terza Età.
Sin dal primo "Bollettino dell'Università della Terza Età", risalente al mese di settembre del 1984, il Presidente Danilo Dobrina, elencando le attività, le funzioni e le finalità di questa Associazione, metteva in evidenza la rispondenza di queste ad un vero e proprio “bisogno sociale” tanto da far pensare, dopo più di vent'anni, ad una consonanza perfetta ed armoniosa con quel nuovo art. 118 della Costituzione che riconosce alla "autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati", la facoltà di svolgere "attività di interesse generale", sulla base del principio di sussidiarietà.
Ed è stato proprio per un bisogno di sussidiarietà, potremmo dire, che il 27 maggio del 1983, presso l'Università degli Studi di Trieste, è stata istituita formalmente l'Università della Terza Età, il cui atto costitutivo è stato sottoscritto dai soci fondatori sotto gli auspici delle istituzioni e del mondo accademico triestino; sarebbe tuttavia impossibile procedere nell'intelaiatura di questa breve cornice storica, evitando di ricordare i nomi di chi in quell'avventura ha scommesso sin dall'inizio: Claudio Bevilaqua, Antonio Cocco, Francesco Saverio Feruglio, Paolo Fusaroli, Costantino Giacchetti, Mario Pini, Francesco Ramponi, Guido Salvi, Marino Visintin, Danilo Dobrina, Eraldo Bevilaqua.
Nomi che ci spiegano come, a partire dalla nascita di un organismo quale la Pro-Senectute (nel 1977), grazie alla iniziativa del Lions Club di Trieste, l'Università della Terza Età abbia potuto prendere vita inserendosi a pieno titolo, con il passare degli anni, in quella categoria di associazioni di promozione sociale che la legge 7 dicembre 2000, n. 383, ha definito in quanto "espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo", riconoscendone il "carattere sociale, civile, culturale e di ricerca etica e spirituale".
Partecipazione che ha contraddistinto sin dall'inizio la storia della nostra Università: gli iscritti al primo Anno Accademico furono inaspettatamente più di cinquecento, tanto da provocare quei problemi di vacanza delle sedi e delle aule risolti soltanto nel 1990, quando, grazie alla concessione del Fondo Trieste e all'aiuto di operatori quali la Cassa di Risparmio di Trieste e la Stock s.p.a., l'Università ha potuto trasferire le proprie attività nell'attuale sede di via del Lazzaretto Vecchio.
E tutto il resto è la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto grande questa Associazione, credendo in un progetto educativo lontano dagli stereotipi delle lezioni ex cathedra, investendo in un disegno di servizio alla persona che rifugge lo schema della Pubblica Amministrazione quale unico erogatore di servizi, titolare esclusivo dell'interesse pubblico.
Nell'anno accademico 2006-2007 gli iscritti a frequentare i corsi sono stati 1.430 (di cui 121 nella sede di Muggia) per un totale di 53.265 presenze (di cui 3.906 nella sede di Muggia); 130 i Docenti, 40 gli Assistenti.
L'attività può essere riassunta in: 110 tra corsi, lezioni, relazioni, conferenze, in 10 diversi indirizzi e 22 Laboratori, per un totale di 3.391 ore di lezione (di cui 304 ore nella sede di Muggia) e 21 attività collaterali: viaggi, visite, gite, mostre..
Ma, riprendendo le parole di uno dei soci fondatori - Mario Pini - secondo il quale lo spirito che Danilo Dobrina ha infuso alla "sua" Università costituisce il legato più vivo della sua opera, crediamo di rinviare alla lettura dell'intero testo del primo Bollettino dell'Università, compilato da Dobrina stesso. (link al bollettino, vedi pag. 16-23 del libro del ventennale).
Sin dal primo "Bollettino dell'Università della Terza Età", risalente al mese di settembre del 1984, il Presidente Danilo Dobrina, elencando le attività, le funzioni e le finalità di questa Associazione, metteva in evidenza la rispondenza di queste ad un vero e proprio “bisogno sociale” tanto da far pensare, dopo più di vent'anni, ad una consonanza perfetta ed armoniosa con quel nuovo art. 118 della Costituzione che riconosce alla "autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati", la facoltà di svolgere "attività di interesse generale", sulla base del principio di sussidiarietà.
Ed è stato proprio per un bisogno di sussidiarietà, potremmo dire, che il 27 maggio del 1983, presso l'Università degli Studi di Trieste, è stata istituita formalmente l'Università della Terza Età, il cui atto costitutivo è stato sottoscritto dai soci fondatori sotto gli auspici delle istituzioni e del mondo accademico triestino; sarebbe tuttavia impossibile procedere nell'intelaiatura di questa breve cornice storica, evitando di ricordare i nomi di chi in quell'avventura ha scommesso sin dall'inizio: Claudio Bevilaqua, Antonio Cocco, Francesco Saverio Feruglio, Paolo Fusaroli, Costantino Giacchetti, Mario Pini, Francesco Ramponi, Guido Salvi, Marino Visintin, Danilo Dobrina, Eraldo Bevilaqua.
Nomi che ci spiegano come, a partire dalla nascita di un organismo quale la Pro-Senectute (nel 1977), grazie alla iniziativa del Lions Club di Trieste, l'Università della Terza Età abbia potuto prendere vita inserendosi a pieno titolo, con il passare degli anni, in quella categoria di associazioni di promozione sociale che la legge 7 dicembre 2000, n. 383, ha definito in quanto "espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo", riconoscendone il "carattere sociale, civile, culturale e di ricerca etica e spirituale".
Partecipazione che ha contraddistinto sin dall'inizio la storia della nostra Università: gli iscritti al primo Anno Accademico furono inaspettatamente più di cinquecento, tanto da provocare quei problemi di vacanza delle sedi e delle aule risolti soltanto nel 1990, quando, grazie alla concessione del Fondo Trieste e all'aiuto di operatori quali la Cassa di Risparmio di Trieste e la Stock s.p.a., l'Università ha potuto trasferire le proprie attività nell'attuale sede di via del Lazzaretto Vecchio.
E tutto il resto è la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto grande questa Associazione, credendo in un progetto educativo lontano dagli stereotipi delle lezioni ex cathedra, investendo in un disegno di servizio alla persona che rifugge lo schema della Pubblica Amministrazione quale unico erogatore di servizi, titolare esclusivo dell'interesse pubblico.
Nell'anno accademico 2006-2007 gli iscritti a frequentare i corsi sono stati 1.430 (di cui 121 nella sede di Muggia) per un totale di 53.265 presenze (di cui 3.906 nella sede di Muggia); 130 i Docenti, 40 gli Assistenti.
L'attività può essere riassunta in: 110 tra corsi, lezioni, relazioni, conferenze, in 10 diversi indirizzi e 22 Laboratori, per un totale di 3.391 ore di lezione (di cui 304 ore nella sede di Muggia) e 21 attività collaterali: viaggi, visite, gite, mostre..
Ma, riprendendo le parole di uno dei soci fondatori - Mario Pini - secondo il quale lo spirito che Danilo Dobrina ha infuso alla "sua" Università costituisce il legato più vivo della sua opera, crediamo di rinviare alla lettura dell'intero testo del primo Bollettino dell'Università, compilato da Dobrina stesso. (link al bollettino, vedi pag. 16-23 del libro del ventennale).
UNI 3 Sezione di Duino Aurisina
Notizie utili
Notizie utili
contattare la sede di Trieste
Sala computer, sala Conferenze e Segreteria presso:
- Casa della Pietra - Aurisina 158
Direzione corsi: Sig.ra Aurora Masè
Segreteria: Sig.ra Gabriella Battista
Coordinamento
Inizio iscrizioni: da definire presso la Casa della Pietra.
Segreteria 1ª settimana: da definire con orario 10.00 - 12.00 e giovedì 22 settembre con orario 16.00 - 18.00
Da definire Servizio di Segreteria con orario: lunedì dalle 11.00 alle 12.00 e giovedì dalle 16.00 alle 17.00.
Durante il servizio di segreteria sarà attivo il recapito telefonico: 333 7649299
Inizio lezioni:
Presentazione del programma: da definirsi
Inaugurazione Anno Accademico:in data da definirsi
Calendario
La Sezione di Duino Aurisina seguirà le festività così come programmate per Trieste.
Quote e contributi spese:
quota annuale d’iscrizione (valida solo per la sede di Duino Aurisina e non rimborsabile in caso di non frequenza): euro 25,00 comprensiva di IVA
eventuale contributo spese per corsi che prevedono la distribuzione di materiale: definito caso per caso al momento dell’iscrizione
contributo spese per il corso di spagnolo: E 60,00 per 50 ore di lezione.
RASSEGNA STAMPA
Il Piccolo - 14 ottobre 2011 — pagina 35 sezione: Nazionale
Lezioni per formare e socializzare
DUINO AURISINA «Il nostro obiettivo non è solo la formazione, anche la socializzazione è una parte consistente della nostra attività». I corsi dell’università della terza età secondo il suo presidente, Ugo Lupatelli, non hanno solo una valenza didattica ma contribuiscono anche a permettere alle persone non più attive di condividere conoscenze e passare del tempo assieme. Lo ha sottolineato nel corso della presentazione dell’anno accademico alla Casa della Pietra Igo Gruden, alla presenza del coordinatore della sezione di Duino Aurisina, Armando Crisciani, e dell’assessore all’istruzione Tjasa Svara. Nonostante la sezione dell’altipiano carsico sia ridotta rispetto a quella cittadina, gli estimatori dell’offerta formativa non mancano e nei tre anni di attività l’iniziativa ha riscontrato un buon successo. Risultato che a detta di Lupatelli e Crisciani è dovuto grazie alla collaborazione tra l’associazione e l’amministrazione comunale ha sostenuto l’iniziativa, nonché alla sezione dei Lions di Duino Aurisina, e al personale sia amministrativo che docente che offre il proprio tempo rigorosamente a titolo volontario senza che questo influisca sulla qualità dell’insegnamento impartito. «Nel primo anno accademico 2009-2010 abbiamo iniziato l’attività con i corsi di alfabetizzazione informatica che hanno da subito registrato un notevole successo, soprattutto fra le donne», spiega Crisciani. «Grazie al finanziamento della Regione, che successivamente permetteva di avere il voucher per l’acquisto del computer, abbiamo avuto ben settanta iscritti e ci siamo fatti conoscere sul territorio». L’anno successivo, anche se i fondi regionali sono venuti meno, l’università ha comunque continuato i corsi d’informatica raggiungendo il centinaio d’iscritti. I corsi hanno un costo modesto (25 euro) e la formazione è garantita da volontari che permettono la continuità dell’attività. «La nostra sezione – racconta – è gestita solo da quattro volontari e dalla disponibilità dei docenti o dei conferenzieri che tengono i corsi per pura passione e voglia di condivisione delle loro conoscenze. A livello burocratico un grande supporto ci viene dato dalla sede di Trieste». Non solo il computer, però, è oggetto di formazione. Già dal secondo anno è stato attivato un corso di spagnolo che ha subito riscontrato l’apprezzamento degli iscritti a ciò si sono aggiunte numerose conferenze, un ciclo di 2 o 3 lezioni riguardanti un determinato argomento, un corso riguardante internet e le e-mail e per quest’anno accademico, da gennaio, verrà proposto un corso di foto ritocco e gestione delle foto, uno riguardante il download dei programmi ed un corso di multimedialità. «Le conferenze proposte dall’associazione – dichiara Crisciani – sono variegate: si parlerà di medicina e della sua evoluzione, del caffè e dei suoi aromi o si potrà scoprire l’evoluzione del mondo cristiano dalla Palestina fino al Medioevo, solo per citarne alcuni». La segreteria alla Casa della Pietra è aperta lunedì dalle 11 alle 12 e giovedì dalle 16 alle 17 dove è attivo anche il numero 3337649299. Viviana Attard
Il Piccolo 25 luglio 2009 — pagina 17 sezione: Trieste
Università Terza età a Aurisina
Il Piccolo -. 20 ottobre 2011
presentazione dell’anno accademico Università della terza età Anche corsi di volo e cinese
Non è mai troppo tardi per imparare il cinese, iniziare a dipingere o persino mettersi alla guida di un aereo. In particolare a Trieste, dove dal 1982 opera l'Università della Terza Età. Un'associazio...
«Fa piacere aprire ai cittadini queste sale, in particolar modo quando possiamo ospitare manifestazioni d'alto livello come questa - ha detto il prefetto Alessandro Giacchetti prima di passare la parola al vicesindaco Fabiana Martini, intervenuta per portare il saluto del sindaco, impossibilitato a partecipare in prima persona. Quindi ha preso la parola l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi. «Questa Università - ha detto il presule - svolge una funzione straordinaria di socializzazione. Il grande nemico delle persone al giorno d'oggi è la solitudine. E tutti, in primis la Chiesa, devono combattere questo nemico del cuore e dell'animo. E credo che l'Università della Terza Età - ha sottolineato - vada proprio in questa direzione». Quindi sono intervenuti a l'assessore del Comune di Duino Aurisina Tjasa Svara, Leonardo Forabosco del Lions Club, il colonnello Lucio Rossi Beresca e Stefano Patriarca, segretario generale della Camera di commercio.
Dopo i saluti della autorità, ha preso la parola Ugo Lupattelli, presidente dell'Università della Terza Età. «I nostri iscritti - ha detto- sono persone attive, che riscoprono il piacere di investire sulla propria persona, accettano di rimettersi in gioco, hanno capito l'importanza di avere un progetto di vita e vogliono arricchire il proprio bagaglio culturale». Un esercito di oltre 1700 iscritti che, suddivisi in 12 facoltà, animano 210 corsi, seguono 46 materie diverse e si esercitano all'interno di 22 laboratori, il tutto grazie a170 professori e 40 assistenti. Le lezioni si svolgono a Trieste, Muggia e Duino Aurisina e i nuovi corsi di quest'anno comprenderanno anche un corso di cinese tenuto da un’insegnante di Pechino, uno di avvicinamento al volo realizzato con il Circolo Aeronautico Triestino e dei corsi di giornalismo tenuti da Fulvio Gon e Tullio Pison.
La cerimonia di ieri si è infine conclusa con l'applauditissima prolusione di Sergio Bartole dal titolo “La costituzione repubblicana a 150 anni dalla fondazione dello Stato Unitario” e il concerto del Coro Danilo Dobrina.
Giovanni Ortolani