venerdì 11 aprile 2014

Duino, varata la Consulta disabili

Duino, varata la Consulta disabili

Dovrà occuparsi di scuole, assistenza, trasporti, barriere e inserimento al lavoro+
    di Tiziana Carpinelli
    DUINO AURISINA. Ha finalmente una squadra in carne e ossa la nuova Consulta dei disabili dell'Ambito 1.1, a servizio anche di Sgonico e Monrupino. L'organismo, a zero gettone di presenza, ha l'obiettivo di occuparsi di tutto ciò che riguarda il mondo della disabilità: scuole, assistenza, trasporti, inserimento nel mondo lavorativo e barriere architettoniche. Ebbene, con deliberazione giuntale consultabile all'albo pretorio del Comune di Duino Aurisina, l'esecutivo Kukanja ha proceduto alla nomina dei componenti.
    Come spiega l'assessore alle Politiche sociali, Tatjana Kobau, si è scelto tra i nominativi dei rappresentanti proposti dalle tre realtà che hanno presentato domanda: così l'Assemblea dei sindaci dell'Ambito 1.1 ha stabilito di inserire come membri dell'organismo Lucia Lalovich e Andrea Radina per il Gruppo culturale e sportivo Ajser 2000 (come candidati si erano proposti anche Fabio Coretti, Chiara Puntar e Matteo Crisma), Romana Olivo Succhielli ed Giuseppe Buratti per il Lions club Duino Aurisina (come candidati figuravano anche Graziella Casini Nicosanti, Adriana Scarizza e Massimo Romita) e Sergio Timaco per l'associazione Comitato Disabili dell'Ambito 1.1 (come candidati si erano fatti avanti anche Giorgio Vidali e Gianfranco Melillo).
    «Fanno parte della Consulta i membri proposti dalle associazioni o dai gruppi di volontariato che hanno presentato domanda – sottolinea Kobau – e che hanno sede legale, nonché operatività, sul territorio dell’Ambito, con scopo sociale la tutela dei diritti dei disabili. In questo modo ogni associazione è rappresentata da almeno un membro nella Consulta: il risultato è un organismo che incarna effettivamente il territorio e non l'amministrazione di turno. Purtroppo – prosegue -, solamente tre associazioni hanno chiesto di aderire alla Consulta e sulle motivazioni di ciò si potrebbero abbozzate numerose ipotesi. Avremmo sperato di poter contare sulla collaborazione di un maggior numero di sodalizi, per poter attingere e disporre di punti di vista eterogenei, così garantendo un'efficace e significativa rappresentatività delle realtà operanti sul territorio nel settore della disabilità. Questo forse avrebbe potuto ulteriormente fortificare il ruolo e l'importanza della Consulta. Per motivi logicamente desumibili – conclude l'assessore Kobau - si è optato per un numero dispari di membri: il criterio riguarda principalmente quanto questi soggetti possano effettivamente veicolare le necessità della nostra comunità».



    08 aprile 2014

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