domenica 26 ottobre 2014

Serata con il Gruppo Speleologico San GIUSTO



Mercoledì 29 ottobre alle ore 20.00 presso la Sala incontri del Albergo Ai Sette Nani, il Lions Club Duino Aurisina riprende gli incontri per far conoscere le realtà che operano sul territorio.
Vivere il Territorio è il motto che il Presidente Massimo Romita, (terzo anno consecutivo), ha voluto imprimere per l'azione del Club Duinese, giunto al suo ottavo anno di età.
Dopo la Serata per Serena, (dove sono stati raccolti 3560 euro e versati 3900 grazie al contributo di persone generose), e alla Giornata Mondiale della Vista organizzata il 14 di ottobre, ecco riprendere gli incontri con entità locali.
Saranno ospiti i rappresentanti deGruppo Speleologico San Giusto, il Presidente Furio PREMIANI e alcuni membri del COnsiglio direttivo.
Proprio con il Gruppo Speleologico San Giusto, il LIONS CLUB DUINO AURISINA ed altre associazioni di Duino Aurisina, hanno messo in piedi un importante progetto "RISPETTIAMO IL MONDO SOPRA E SOTTO". Un progetto per rispettare e valorizzare il nostro ambiente naturalistico, sensibilizzare i cittadini e le istituzioni verso un corretto comportamento a difesa dell'ambiente in cui viviamo, riconoscere il prezioso lavoro dei volontari della Federazione Speleologica. La mostra si pone questi importanti obiettivi ed è composta da dodici pannelli didattici che illustrano e spiegano l'attività svolta dagli speleologi nell'ambito del progetto "PULIAMO IL BUIO".
  A questi pannelli si aggiungono il materiale utilizzato dagli speleologi in grotta e splendide immagini delle Grotte e degli ambienti restituiti alla loro originale bellezza.
Ma sarà l'occasione per il Presidente Furio Premiani, ripercorrere i primi 60 anni di attività del sodalizio triestino, che li ha visti coinvolti in numerosissime attività ed iniziative, come non ultima l'apertura in diverse occasioni della Grotta VALENTINA di Visogliano.




Il Gruppo Speleologico San Giusto , attivo a Trieste dal 1954, si occupa di cavità naturali, della loro ricerca, esplorazione e studio.
Certi che il termine speleologia abbia un ben più ampio ventaglio di significati, nel corso della nostra storia le nostre attività si sono però ampiamente diversificate: pur mantenendo centrale l’attività in grotta, il nostro sguardo si è rivolto ad attività più prettamente scientifiche – tracciamenti idrogeologici, studi geologici – e didattiche, consci che la diffusione della cultura speleologica, soprattutto tra i giovani, sia il futuro della speleologia stessa.
Pur frequentando ambienti che misurano il tempo in migliaia di anni non possiamo, e non vogliamo, non confrontarci con i continui e rapidi progressi tecnologici: materiali ed attrezzature che modificano profondamente la progressione ipogea ma anche strumenti come GPS e software cartografici che ridisegnano il nostro modo di interpretare il territorio.
Un mondo tutt’altro che immobile e silenzioso, un mondo che da sempre il GSSG con i suoi corsi di introduzione alla speleologia di I livello vuole offrire a chiunque, giovani e meno giovani, voglia vivere un’esperienza altrimenti difficilmente ripetibile.



Furio Premiani è nato nel 1946 e pratica la speleologia dal 1962 ha ottenuto la qualifica di guida speleologica nel 2005 per meriti acquisiti come istruttore di tecnica e teoria nella scuola di speleologia Edi Vascotto del Gruppo Speleologico San Giusto iscritta alla Società Speleologica Italiana. Ha seguito, da quella data, un centinaio di nuovi speleologi lungo il loro percorso formativo.

Attualmente pratica la sua professione di guida speleologica presso il Centro Didattico Naturalistico Eliseo Osualdini, sito nella Particella Sperimentale del Bosco Bazzoni di Basovizza – Trieste, accompagnando alunni delle scuole, associazioni culturali e gitanti domenicali nella visita dell’aula didattica sotterranea chiamata “Grotta Nera”.

Nella Grotta Nera è possibile visitare, su prenotazione o liberamente la prima domenica del mese, la fedele ricostruzione, in ambiente naturale, di come l’uomo preistorico abitava le grotte del Carso triestino.

Egli organizza pure gite guidate di un giorno o più ai siti abitativi preistorici del Paleolitico inferiore, Paleolitico medio, Mesolitico e Neolitico della nostra provincia. Le grotte interessate a queste visite sono: Riparo di Visogliano, Grotta Pocala, Grotta delle Gallerie, Grotta dell’Orso, Grotta Azzurra, Grotta di Visogliano, Grotta dell’Edera, Grotta Bac, Caverna del Pettirosso, Caverna delle tre Querce ecc.

Inoltre, offre la possibilità di visitare anche grotte di facile accesso come la Grotta Valentina, la Caverna dei Vasi, la Fessura del Vento e tante altre.

Esegue, pure sulla preistoria del nostro territorio, anche conferenze e lezioni in classe, offrendo la possibilità della manipolazione di oggetti ricostruiti appartenenti alla preistoria.


La nostra storia

Breve panoramica sugli oltre 50 anni di vita del GSSG: dalle prime pionieristiche esplorazioni ai primi risultati scientifici; dalle scoperte ed esplorazioni più importanti del nostro Gruppo all’attività didattica, editoriale e ambientale.


La nascita del Gruppo Speleologico San Giusto

La fondazione del Gruppo Speleologico San Giusto risale al 20 Settembre 1954, ma è già dal 1951 che alcuni dei suoi soci fondatori, per lo più studenti liceali e loro amici, frequentano l’altopiano carsico triestino. La presidenza del neo costituito Gruppo viene affidata a Tullio Sidotti, la carica di segretario ad  Alberto Dini: soci risultano Sanzin, Panfili, Addis, Facchin e Sterri; la sede sociale viene eletta in casa di Tullio Sidotti. 
Si effettuano le prime esplorazioni che si estendono progressivamente anche fuori dal territorio abituale, interessando il Friuli, il Veneto, il Trentino, la Puglia e il territorio Jugoslavo. 
Nel 1958 il Gruppo Speleologico San Giusto è presente come relatore al primo Congresso Speleologico Nazionale. 
Iniziano i lavori di studio e ricerca paleontologica in una cavità dell’altipiano carsico triestino denominata “Tre Querce”: durante gli scavi vengono alla luce interessanti reperti dell’eneolitico nonché dell’età del ferro e del bronzo. Vista l’importanza dei ritrovamenti viene pubblicato il lavoro “Scavi nella Grotta delle Tre Querce”, nel quale si descrivono i reperti trovati e censiti dalla locale Soprintendenza alle Belle Arti. 
Nel 1964 subentra alla presidenza Giorgio Tarabocchia; nuovi soci entrano a far parte del Sodalizio dando così maggiore impulso a nuove esplorazioni, quali l’Abisso Martel, le Grotte di Villanova e l’Abisso di Monte Cucco (PG), e alla partecipazione ad una spedizione internazionale al Gouffrer Berger in Francia.

Nel 1971 si dà inizio, in collaborazione con gli speleologi di Lubiana (SLO), ad una serie di esplorazioni nell’imponente Abisso dei Serpenti (Kačna Jama) in territorio ex Jugoslavo, ora Sloveno. Nel corso dell’esplorazione viene individuato un pertugio laterale che sbocca sul percorso sotterraneo del fiume Timavo (Reka), che a circa 5 Km di distanza sprofonda nelle voragini di San Canziano; tale importante scoperta confermava le ipotesi formulate nel diciottesimo secolo dai primi esploratori della cavità, secondo i quali era certo che nell’abisso dovesse scorrere un fiume, anche in considerazione delle rilevanti tracce di acqua e del legnatico che vi era depositato. 
Altra grande sorpresa fu la scoperta di alcuni esemplari di protei, mai prima di allora rinvenuti nel Timavo; concluse le esplorazioni il G.S.S.G. pubblicò il volume “L’Abisso dei Serpenti”. 
Nell’arco di tempo compreso tra il 1972 e il 1983, con l’entrata di nuovi soci, il Sodalizio raggiunge notevoli livelli di attività, sia esplorativi che scientifici: sono di questi anni le spedizioni sul Gargano in Puglia, la scoperta a Cima Ines (Monte Canin) dell’abisso “San Giusto”, profondo 180 m, le spedizioni sul Monte Coglians (Alpi Carniche) per ricerche geo-idrogeologiche, sul Cansiglio, in Austria e nuovamente in Jugoslavia. Assieme a speleologi di Gerona (Spagna) e Giapponesi dell’Università di Ehime, si effettuano visite alle più belle grotte del Carso triestino, sul quale vengono scoperte e rilevate una quarantina di nuove cavità. 
In quegli anni il G.S.S.G. partecipa, anche come relatore, al I, II, III, e IV convegno di Speleologia del Friuli Venezia Giulia e nel 1981 sarà proprio il San Giusto ad organizzare, a Trieste, la V edizione del congresso.
Nasce l’iniziativa denominata “speleologia nelle scuole”, basata su conferenze, proiezioni di diapositive ed escursioni nelle principali cavità carsiche, che si prefigge di far conoscere sia l’ambiente epigeo che quello ipogeo ai ragazzi delle classi medie ed elementari; nella sede sociale di via San Spiridione si svolgono corsi sul tema “Uomo e Ambiente”, aperti a tutti gli amanti della natura; si organizza il I° Corso di Introduzione alla Speleologia, attività che prosegue, con frequenza annuale, a tutt’oggi. 
Il Corpo Forestale Regionale affida al Gruppo la manutenzione della “Particella Sperimentale” del Bosco Bazzoni sul Carso triestino. 
Nel 1984, dopo un breve lavoro di scavo sul bordo di una modesta dolina, iniziano le esplorazioni dell’Abisso Massimo che, con i suoi 227 m di profondità, si colloca al sesto posto tra le cavità più profonde del Carso triestino. 
Si danno inizio agli studi sulla Grotta Bac nei pressi di Basovizza (TS), con l’obiettivo di utilizzarla quale “aula didattica ipogea”: ne uscirà una pubblicazione dal titolo “Grotta Bac” che tratta degli studi intrapresi al suo interno. 
Negli anni successivi l’attività esplorativa e didattica aumenta. Alcuni soci in collaborazione con altri speleologi triestini, partecipano all’esplorazione dell’Abisso Jean Bernard, per il periodo, il più profondo al mondo; sul Carso si scoprono una trentina di nuove cavità, mentre si instaura un’efficace collaborazione ed una profonda amicizia con gruppi speleologici cecoslovacchi. 
Si intensificano le uscite in Regione – Taipana, Monte Matajur, Monte Ciaurlec – e, con il prezioso aiuto degli speleologi cecoslovacchi, il Gruppo effettua la prima spedizione italiana in Crimea, esplorando alcune delle cavità più importanti di quella regione e realizzando un audiovisivo a documentazione della straordinaria esperienza. 
Il Sodalizio entra a far parte sia della Federazione Speleologica Triestina che della Società Speleologica Italiana (S.S.I.); vengono organizzate due mostre: una a tema “la cartolina speleologica”, l’altra, fotografica, sul Carso Moravo. 
Parte il programma denominato “Scuolambiente”, patrocinato dal Comune di Trieste, attività didattico-culturale rivolta ai ragazzi delle scuole cittadine con la quale migliaia di alunni sono venuti a contatto con argomenti relativi alla speleologia, alla geologia, all’archeologia, alla fauna e alla flora. 
Di concerto con il Comune ed il Museo di Storia Naturale si dà inizio ad una serie di ripristini ambientali, con la pulizia di grotte inquinate e di stagni carsici, che senza più manutenzione sarebbero destinati alla scomparsa. 
Nel 1990 viene eletto l’attuale presidente del Sodalizio: Furio Premiani. 
L’attività esplorativa si sposta nelle Alpi Giulie (Friuli Venezia Giulia) al seguito dell’individuazione di una vasta area carsica sul Monte Musi; durante le varie uscite domenicali e nel corso dei campi estivi annuali sono state scoperte più di 200 cavità, tra le quali l’Abisso Roberto Pahor che, con i suoi -495 m, risulta al momento il più profondo della zona.
Alcune fortunate battute di zona sul Carso triestino portano alla scoperta di una ventina di nuove grotte tra cui spicca una cavità di rara bellezza: la Grotta Valentina, lunga 249 m, con gallerie e ampie sale riccamente concrezionate. 
Nel 1992, da via San Spiridione la sede si trasferisce in via Udine 34. 
Nel 1994 il Gruppo festeggia i suoi 40 anni di attività ed in tale occasione viene presentato il primo volume di “Ipogea”, pubblicazione a carattere prettamente scientifico oramai giunta alla sua quarta uscita.
Nel 2004, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione, viene allestita una mostra fotografica che ripercorre le imprese di mezzo secolo di speleologia del GSSG. Sono gli anni della scoperta di nuove grotte sul Carso triestino e delle entusiasmanti esplorazioni sul massiccio del Monte Canin dell’Abisso Led Zeppelin, la cui attuale profondità sfiora i 1.000 metri.
Negli anni successivi viene individuata ed esplorata una nuova cavità in zona Villanova delle grotte, un complesso reticolo di meandri e gallerie che supera i 2km di sviluppo e 200m di profondità. Nei pressi di questa, nell’anno 2012, viene aperto un altro ingresso che però conduce ad un altro, ancor più complesso, sistema sotterraneo, ancora in fase di esplorazione, e ben lontani dalla sua fine, sono stimati 3km di sviluppo esplorato e 326m di profondità raggiunta (altezza del fondovalle). 
Continuano inoltre, ancor con più vigore, le collaborazioni con altri gruppi nelle esplorazioni dei grandi abissi del massiccio del monte Canin, come l’abisso Led Zeppelin (-1036m e 8km) e abisso Firn (pozzo unico da 495m), ed altri minori ma non meno importanti scoperte nella zona. 
Continuano inoltre gli scavi e l’accatastamento di nuove cavità nel territorio del carso triestino (abisso Millemanzi, abisso Nagasaki, etc.).


image
Quest’anno una parte della mission dei Lions sarà dedicata alla tutela dell’ambiente. L’obiettivo è piantare un milione di alberi in tutto il mondo, che significa meno di un albero per ogni socio Lions nel mondo. Ogni ambiente naturale, così come oggi lo vediamo, è il risultato di tanti cambiamenti avvenuti lentamente nel corso di secoli e secoli di vita.  Convinti che la natura costituisse una risorsa illimitata, per tanto tem­po l’abbiamo costantemente depredata senza curarci, o meglio, sen­za immaginare le conseguenze che stavamo causando. Oggi ci stiamo accorgendo che il nostro impatto sugli ambienti na­turali ha creato, e continua a creare, seri problemi per tutto il piane­ta. Inquinare, deturpare o distruggere il suolo equivale a impoverire l’ambiente di alberi e di conseguenza di ogni forma di vita. Sì, meno alberi meno vita, così resistenti, flessibili, vivi. Oltre a produrre ossigeno, partecipano attivamente al ciclo dell’acqua, trattengono l’acqua piovana nei tessuti del­le piante e nel suolo e la restituiscono lentamente attraverso la traspirazione.
Essi con le loro chiome rallentano la caduta della pioggia, evitando che l’acqua trascini via lo strato superficiale del suolo, ricco di humus, e con le loro radici trattengono il terreno, evitando il naturale processo di erosione, lo proteggono dalle alluvioni, dalle frane, dagli smot­tamenti e dalle valanghe. Sono serbatoi di “diversità biologica” poiché ospitano piante e animali in gran numero. Sono un luogo di ricreazione per il corpo e per lo spirito. Gli alberi sono la “pelle verde” del nostro pianeta.Nel lontano passato il territorio italiano era ricoperto da un’immensa foresta. I diver­si alberi si distribuivano in base all’altitudine e alla vicinanza del mare, i due fattori che influiscono sul fattore ambientale più importante, la temperatura. La vertiginosa crescita delle città in questi ultimi decenni ha causato la distruzione di tan­te aree verdi con conseguente perdita di tanti ecosistemi. Il nostro Paese tuttavia è ricco di boschi in seguito all’incremento della super­ficie forestale, che è da collegare da una par­te al progressivo abbandono della coltivazio­ne di terreni marginali e al loro conseguente imboschimento naturale, e dall’altra alla po­litica di rimboschimento attuata dalle auto­rità forestali. Il nostro patrimo­nio boschivo è purtroppo minacciato dal prevalere di formazioni boschive soggette a forme inten­se di sfruttamento e, in maniera abbastanza importante, dagli incendi che sempre più spesso distruggono vaste aree verdi.  È importante che ciascuno di noi si adoperi per porvi rimedio, in particolare per quanto riguarda l’inquinamento di cui siamo sicuramente un po’ tutti responsabili, ma anche contribuendo alla piantumazione di nuovi alberi. Chiunque può piantare un albero. Da diversi decenni i Lions club di tutto il mondo sono impegnati nella difesa dell’ambiente. Per i Lions è un modo pratico e di estrema visibilità per fare la differenza. Questo grande progetto è anche ideale per invitare l’intera comunità a unirsi ai Lions per collaborare all’iniziativa. Se riusciremo a piantare un milione di alberi, la nostra capacità di cambiare le cose sarà ancora più rafforzata.

giovedì 23 ottobre 2014

LIONS INTERNATIONAL

LCIFheader.gif
Gentili Lions,​PalmerOfficial3.jpg
 
In occasione della Giornata mondiale per la vista che si è svolta all'inizio di questo mese, ho pensato a tutti gli incredibili risultati che i Lions e la Fondazione Lions Clubs International (LCIF) sono stati in grado di raggiungere insieme. Il tema della Giornata mondiale per la vista di quest'anno era "Mai più cecità prevenibile," un obiettivo per il quale ci impegniamo da anni, combattendo malattie grazie a SightFirst e collaborando con i nostri partner per fare la differenza.
 
La nostra collaborazione per Sight for Kids con Johnson & Johnson Vision Care Companies (JJVCC) rappresenta un ottimo esempio di ciò che si può fare. Il programma Sight for Kids ha controllato la vista di più di 20 milioni di alunni di scuola nella regione Asia-Pacifico, che altrimenti avrebbero potuto non avere mai un controllo della vista. Inoltre, il programma di collaborazione offre agli studenti che ne hanno bisogno occhiali e cure successive, quando necessario, il tutto gratuitamente.
 
Sono fiero di dirvi che abbiamo ampliato Sight for Kids oltre l'area dell'Asia-Pacifico, fino al Kenya e alla Turchia. Si può vedere un nuovo video online per saperne di più su Sight for Kids e sulla nostra espansione in questi due nuovi paesi. Il nostro programma di partnership funziona veramente, e io sono molto felice di questa espansione.
 
SFKExpansion2014.png?r=1414084567322
 
Desidero incoraggiarvi a continuare nel vostro impegno a favore di iniziative che salvano la vista, attraverso il vostro club, il vostro distretto ed oltre. Ogni progetto aiuta a ridurre la cecità prevenibile e a salvare la vista, esattamente come ogni donazione a LCIF può aiutare a fare la differenza.
 
Cordiali saluti,
 
Barry J. Palmer
Presidente, Fondazione Lions Clubs International
Gen_Colombia_003B.jpg?r=1414083486924
LCIF offre riconoscimento ai maggiori donatori del 2013-2014
 
Ogni anno, la Fondazione Lions Clubs International riconosce i distretti e i club Lions che hanno contribuito in misura maggiore a sostenere finanziariamente la Fondazione. È attraverso questo tipo di generosità che LCIF può salvare e mantenere la vista, offrire soccorsi in caso di calamità, sostenere i giovani e far fronte ai bisogni umanitari in comunità locali in tutto il mondo. Si puòprendere visione dell'elenco di quest'anno online.
 
Le categorie per i riconoscimenti di LCIF includono i primi cinque distretti in ogni area costituzionale in base alle donazioni totali; i primi cinque distretti in ogni area costituzionale sulla base della media per socio; i primi cinque club in ogni area costituzionale in termini di donazioni totali; i distretti in cui il 100 percento dei club hanno effettuato donazioni a LCIF, ed altro. Grazie e congratulazioni!
MG3350B.jpg?r=1414083564058
La LCIF assegna sussidi umanitari
 
Sono stati assegnati oltre 4,4 milioni di USD in sussidi della Fondazione Lions Clubs International durante la riunione del Consiglio Direttivo di ottobre 2014 a Scottsdale, Arizona, USA. Con questi fondi, 56 sussidi sosterranno progetti in tutto il mondo che cambieranno la vita delle persone. I Lions amplieranno un orfanotrofio in Sudafrica, sosterranno i servizi di emergenza di volontari nel Regno Unito, forniranno attrezzature per i controlli della vista dei bambini in Stati Uniti, MD300 Taiwan e Giappone, attrezzeranno una casa per anziani in Portogallo, finanzieranno un programma alimentare per le donne in Burkina Faso, e molto di più. Grazie a questi sussidi, che sono stati resi possibili grazie al vostro supporto, i Lions aiuteranno milioni di persone in tutto il mondo. Grazie per i vostri contributi a LCIF!

domenica 19 ottobre 2014

Terza età, l’Università riapre con 260 corsi

La forza del volontariato, una sede accogliente, una classe docente di tutto rispetto, un ventaglio di corsi capace di soddisfare tutte le esigenze. Queste le qualità di base si cui si fonda l'attività dell'Università della Terza età, ente che ieri ha inaugurato il 33.o anno accademico con una cerimonia al Teatro Miela. Il suo ruolo, in una città come Trieste dove le persone anziane sono moltissime, è decisivo. «Attualmente - ha ricordato il presidente Ugo Lupattelli - il 60% dei nostri iscritti è collocato nella fascia dai 60 ai 75 anni. A tutti gli iscritti, attraverso i nostri corsi, si offre la possibilità di rimettersi in gioco, riprogettare la propria vita, scoprire capacità e attitudini non emerse prima».
Il programma dell'anno accademico che si sta per aprire prevede 260 corsi, distribuiti su una cinquantina di materie raggruppate in 11 indirizzi, una trentina di corsi di laboratorio e pubbliche conferenze. Ma ci saranno anche gite e viaggi sia in Italia sia all'estero. Il tutto per soddisfare le richieste dei circa 1.700 iscritti, l'80% dei quali donne, per un'età media complessiva di 67,5 anni. «Puntare l'attenzione su quell'età che garantisce esperienza e conoscenza è fondamentale nel mondo di oggi - ha detto il prefetto Francesca Adelaide Garufi - e le strutture come questa permettono l'aggregazione e la socializzazione fra i meno giovani, che così possono mettere a frutto la loro sapienza e arricchirla». La presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat ha sottolineato che «è necessario che nel nostro Paese si dia spazio ai giovani ma senza dimenticare il prezioso contributo che i meno giovani possono dare, soprattutto sul piano della competenza. Sbaglia chi parla di rottamazione, specie a proposito di persone». Il tema è stato ripreso subito dall'assessore comunale per le Politiche sociali Laura Famulari. Ha sottolineato «l'importanza degli insegnamenti che si ricevono da chi ha più esperienza di noi». L'assessore del Comune di Duino Aurisina Marija Doroteja Brecelj ha definito l'Università della Terza età «una sorta di Crc culturale, che fa mantenere giovani coloro che non lo sono più». Il rettore dell'Università, nel suo intervento tecnico, ha spiegato che «la società va verso una profonda mutazione perché, rispetto al passato, aumenterà il numero delle persone cosiddette anziane e si ridurrà quello dei giovani. A questo elemento se ne aggiungerà un altro, riguardante la sempre più profonda penetrazione dell'informatica e della tecnologia nella vita di tutti i giorni».
«Avremo professioni e mestieri attuali oggi che scompariranno - ha continuato Fermeglia - e ne avremo di assolutamente nuovi. Il sistema educativo e formativo di tutti i livelli, compreso quello dell'Università della Terza età dovrà adeguarsi e cambiare».
Ugo Salvini



Nella Sezione DOWNLOAD del sito www.uni3trieste.it sono consultabili e scaricabili due nuovi documenti, gentilmente concessi dagli autori:

1) PROLUSIONE. Le slide della Prolusione tenuta dal Rettore Magnifico dell’Università degli Studi di Trieste ing. Maurizio Fermeglia il 14 ottobre 2014 in occasione della Cerimonia di Apertura del XXXIII anno accademico dell’Università della Terza Età.

2) CORSO DI CINEMA. Il testo che descrive i contenuti del corso pluriennale “Il Cinema italiano negli anni del film di autore e del primato internazionale (1959-1963 e dintorni)” che viene tenuto dal prof. Giovanni Forni nella sede di Trieste dell’Università Terza Età via Corti 1/1 ogni martedì con orario 17.30-18.20.

CIAO ARMANDO!

Ci ha lasciati, in silenzio, come era nel suo stile. 

Armando Crisciani, Socio Fondatore del Lions Club di Duino Aurisina, dopo una lunga malattia ci ha lasciato nei giorni scorsi. 

Oltre ad essere Socio Fondatore del Lions CLub di Duino Aurisina, ha ricoperto diversi ruoli,
oltre a  quello di presidente nel 2008. 

E' stato l'artefice dell'apertura della Sezione di Duino Aurisina dell'Università della Terza Età

Socio modello ed amico leale,
 lascia in tutti noi un vuoto importante


IL PRESIDENTE E I SOCI TUTTI DEL LIONS CLUB DUOINO AURISINA  PARTECIPANO COMMOSSI AL DOLORE DELLA FAMIGLIA PER LA PERDITA DEL LORO PAST PRESIDENT ARMANDO



CIAO ARMANDO





Confortato dall'amore della moglie MARINA e dei figli ENRICO e MARCO, 
si è spento la sera del 10 ottobre l' ING.Armando CriscianiSi ringraziano quanti si sono stretti attorno alla famiglia negli ultimi mesi.
Le esequie si sono tenute in forma privata il 17 ottobre.
Eventuali elargizioni all'Università della III Età






  • Lezioni per formare e socializzare - Cronaca - Il Piccolo

    ilpiccolo.gelocal.it/trieste/.../lezioni-per-formare-e-socializzare-1.1594121
    14/ott/2011 - ... Igo Gruden, alla presenza del coordinatore della sezione di Duino AurisinaArmando Crisciani, e dell'assessore all'istruzione Tjasa Svara.
  • Santo Spirito: pulizia alla chiesa - Il Piccolo - La Repubblica

    ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/.../NZ_26_SPAL.html?ref...

    17/ott/2008 - Questi i lavori promossi dal Lions Club di Duino Aurisina annunciati dal presidente dei Lions Armando Crisciani nell'ultimo incontro del gruppo ...
  • DuinoCrisciani neopresidente Lions - Il Piccolo

    ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2008/.../NZ_30_BREV.html

    01/mag/2008 - DUINO AURISINA Si sono completate le operazioni per il rinnovo delle ... come si usa chiamarlo in ambiente Lions, sarà Armando Crisciani,...
  • Lions Club Duino Aurisina: agosto 2012

    lions-club-duinoaurisina.blogspot.com/2012_08_01_archive.html

    06/ago/2012 - DUINO AURISINA «Il nostro obiettivo non è solo la formazione, anche ...del coordinatore della sezione di Duino AurisinaArmando Crisciani,  ...
  • Lions Club Duino Aurisina: Università Terza età a Aurisina

    lions-club-duinoaurisina.blogspot.com/.../universita-terza-eta-aurisina.ht...

    21/ago/2012 - DUINO AURISINA «Il nostro obiettivo non è solo la formazione, anche ...del coordinatore della sezione di Duino AurisinaArmando Crisciani,  ...
  • Lions Club Duino Aurisina: Presentato alla casa della Pietra ...

    lions-club-duinoaurisina.blogspot.com/.../presentato-alla-casa-della-pietr...

    28/set/2012 - Presentato alla casa della Pietra di Aurisina i nuovi corsi 2012/2013 ... il Socio Armando Crisciani insieme al Presidente Lions Massimo Romita  ...
  • Lions Club Duino Aurisina: dicembre 2012

    lions-club-duinoaurisina.blogspot.com/2012_12_01_archive.html

    26/dic/2012 - Marina e Armando Crisciani. Tantissimi cari auguri a te ed alla tua famiglia per un sereno Natale. Giuseppe e Celeste. Auguri di Buone Feste.

  • Duino, Crisciani neopresidente Lions

    DUINO AURISINA Si sono completate le operazioni per il rinnovo delle cariche statutarie del Lions Club Duino Aurisina: guideranno il sodalizio nel prossimo anno sociale 2008-2009. Il neo presidente o «presidente incoming», come si usa chiamarlo in ambiente Lions, sarà Armando Crisciani, socio fondatore del Club, già segretario sotto la presidenza di Giuseppe Buratti e attualmente vice presidente.
    Il motto scelto da Crisciani per contrassegnare lo spirito e le attività nell'anno del suo mandato sarà «Attraversiamo il ponte». «Considerato in fatto che il Club ha come simbolo un ponte, l'obiettivo è quello di volere affrontare il futuro con serenità e fiducia nelle proprie capacità» ha spiegato il prossimo presidente. Queste le altre nomine emerse dopo le elezioni: vice presidente Celeste Barberis Buratti, segretario Silva Nelli Barbagallo e tesoriere Sergio Meriani. La cerimonia di passaggio delle consegne tra l'attuale presidente Giulia Mercuri Longo e Armando Crisciani avverrà il 18 giugno, mentre tutte le nuove nomine entreranno effettivamente in funzione a partire dal prossimo luglio.
    r.t.

    Santo Spirito: pulizia alla chiesa

    DUINO Sistemazione della scalinata e pulizia degli elementi lapidei della chiesa cattolica romana di Santo Spirito di Duino. Questi i lavori promossi dal Lions Club di Duino Aurisina annunciati dal presidente dei Lions Armando Crisciani nell'ultimo incontro del gruppo avvenuto dopo la periodica riunione del consiglio direttivo.
    Dopo oltre un anno di lavoro preparatorio fatto di rilievi e progetti, richieste di approvazioni ed autorizzazioni che hanno coinvolto la Curia Vescovile di Gorizia, la Sovrintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali ed il Comune di Duino Aurisina, è stata dunque consegnata la denuncia di inizio attività. I lavori dovrebbero iniziare a breve tanto che l'inaugurazione si terrà probabilmente il 6 dicembre prossimo nell'ambito delle già programmate manifestazioni natalizie duinesi.
    Quella annunciata è un'attività che verrà curata in toto dal consigliere dei Lions Roberto Filipaz, un lavoro che Crisciani ha giudicato «molto importante per il Club, sia dal punto di vista culturale che da quello sociale, nonché di visibilità per la Comunità tutta e per la Parrocchia di Duino», un intervento definito «di indiscutibile pregio artistico e di un valore economico rilevante».
    L'annuncio dell'imminente partenza dei lavori della scalinata e della pulizia della chiesa di Santo Spirito è stato dato in concomitanza con la visita fatta dal governatore del distretto Lions 108Ta2, Mario Nicoloso, durante la quale è stato consegnato anche la Melvin Jones Fellowship (una targa ed un distintivo che ricordano Melvin Jones, fondatore dell'organizzazione) al vice sindaco di Duino Aurisina Massimo Romita, socio fondatore del club e membro del consiglio direttivo, il quale -ha spiegato Crisciani- «ha saputo seguire gli scopi e l'etica del lionismo in maniera encomiabile anche nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali».
    (r.t.)

    http://lions-club-duinoaurisina.blogspot.it/2012/09/presentato-alla-casa-della-pietra-di.html