La forza del volontariato, una sede accogliente, una classe docente di tutto rispetto, un ventaglio di corsi capace di soddisfare tutte le esigenze. Queste le qualità di base si cui si fonda l'attività dell'Università della Terza età, ente che ieri ha inaugurato il 33.o anno accademico con una cerimonia al Teatro Miela. Il suo ruolo, in una città come Trieste dove le persone anziane sono moltissime, è decisivo. «Attualmente - ha ricordato il presidente Ugo Lupattelli - il 60% dei nostri iscritti è collocato nella fascia dai 60 ai 75 anni. A tutti gli iscritti, attraverso i nostri corsi, si offre la possibilità di rimettersi in gioco, riprogettare la propria vita, scoprire capacità e attitudini non emerse prima».
Il programma dell'anno accademico che si sta per aprire prevede 260 corsi, distribuiti su una cinquantina di materie raggruppate in 11 indirizzi, una trentina di corsi di laboratorio e pubbliche conferenze. Ma ci saranno anche gite e viaggi sia in Italia sia all'estero. Il tutto per soddisfare le richieste dei circa 1.700 iscritti, l'80% dei quali donne, per un'età media complessiva di 67,5 anni. «Puntare l'attenzione su quell'età che garantisce esperienza e conoscenza è fondamentale nel mondo di oggi - ha detto il prefetto Francesca Adelaide Garufi - e le strutture come questa permettono l'aggregazione e la socializzazione fra i meno giovani, che così possono mettere a frutto la loro sapienza e arricchirla». La presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat ha sottolineato che «è necessario che nel nostro Paese si dia spazio ai giovani ma senza dimenticare il prezioso contributo che i meno giovani possono dare, soprattutto sul piano della competenza. Sbaglia chi parla di rottamazione, specie a proposito di persone». Il tema è stato ripreso subito dall'assessore comunale per le Politiche sociali Laura Famulari. Ha sottolineato «l'importanza degli insegnamenti che si ricevono da chi ha più esperienza di noi». L'assessore del Comune di Duino Aurisina Marija Doroteja Brecelj ha definito l'Università della Terza età «una sorta di Crc culturale, che fa mantenere giovani coloro che non lo sono più». Il rettore dell'Università, nel suo intervento tecnico, ha spiegato che «la società va verso una profonda mutazione perché, rispetto al passato, aumenterà il numero delle persone cosiddette anziane e si ridurrà quello dei giovani. A questo elemento se ne aggiungerà un altro, riguardante la sempre più profonda penetrazione dell'informatica e della tecnologia nella vita di tutti i giorni».
«Avremo professioni e mestieri attuali oggi che scompariranno - ha continuato Fermeglia - e ne avremo di assolutamente nuovi. Il sistema educativo e formativo di tutti i livelli, compreso quello dell'Università della Terza età dovrà adeguarsi e cambiare».
Ugo Salvini
Nella Sezione DOWNLOAD del sito www.uni3trieste.it sono consultabili e scaricabili due nuovi documenti, gentilmente concessi dagli autori:
1) PROLUSIONE. Le slide della Prolusione tenuta dal Rettore Magnifico dell’Università degli Studi di Trieste ing. Maurizio Fermeglia il 14 ottobre 2014 in occasione della Cerimonia di Apertura del XXXIII anno accademico dell’Università della Terza Età.
2) CORSO DI CINEMA. Il testo che descrive i contenuti del corso pluriennale “Il Cinema italiano negli anni del film di autore e del primato internazionale (1959-1963 e dintorni)” che viene tenuto dal prof. Giovanni Forni nella sede di Trieste dell’Università Terza Età via Corti 1/1 ogni martedì con orario 17.30-18.20.
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