giovedì 23 maggio 2013

Relazione al Congresso di chiusura del Governatore GINO EGER

 
 
Carissimi Socie e Soci, gentili ospiti,




credo che molti di Voi fossero presenti nel mese di settembre al nostro
Congresso di Apertura con il Governatore, alla sua prima esperienza, che si era persa la relazione all’inizio del suo anno lionistico.

Vi confesso che ho provato un momento di sconforto, ma avendola scritta qualche cosa mi sono ricordato e grazie anche al Vostro aiuto e sostegno sono arrivato alla fine.

Rientrato a casa l’ho subito ritrovata e me la sono tenuta per tutto questo  anno sopra la mia scrivania per averla a portata di mano quando ne avessi avuto bisogno.

Durante questa annata sono andato a rileggermi spesso qualche passaggio.
 
Credo che il confronto costante fra quanto in teoria si vorrebbe fare e
quanto nella pratica si riesce a fare sia l’unico metro per monitorare continuamente quello che si sta facendo e quale sia la strada migliore da percorrere.

Ho cercato di impostare un metodo di lavoro coerente con la situazione
socio economica del momento storico in cui ci troviamo ad operare, molto diverso rispetto a qualche anno fa e che sarà ancora diverso negli anni a venire.

La mia richiesta di poter visitare in poco tempo la maggior parte dei Clubs
 
Maggio 2013 Anno 14 - Numero 7



era a mio parere l’unico modo per capire l’aria che tirava e per avere
in poco tempo una reale situazione dello stato di attenzione dei Clubs
e quindi dei Soci ai cambiamenti in corso, che usando la parola epocale
sono ancora riduttivi.
Il mondo sta cambiando con una velocità così elevata che spesso non
riusciamo e rendercene nemmeno conto.
Tante certezze sono state spazzate via. La sicurezza di poter godere di
un meritato benessere frutto di sacrificio e di abnegazione nella professione,nell’impresa, e per coloro che semplicemente facendo seriamenteil proprio dovere come dipendenti giorno per giorno, sta vacillando,le certezze sono sparite, tutto è diventato nebuloso grigio e
confuso.

Anche la voglia di impegnarsi per raggiungere una qualche meritata
soddisfazione di tipo economico vacilla, e tutti tendiamo a rinchiuderci
nel nostro privato lasciando ad altri la soluzione anche dei nostri problemi.
Il nostro tanto decantato Modello Nord-Est studiato da americani e dai
giapponesi come un fenomeno economico da proporre come linea guida per lo sviluppo degli stati economicamente più deboli si è bloccato.

In pochi anni siamo purtroppo diventati noi l’anello debole della catena.

In questo grande parapiglia parlare di Lionismo mi e parsa quasi una
“mission impossibol”.

Credetemi ho vissuto con grande preoccupazione le prime visite ai
Clubs. Le notizie circolanti nei Distretti Italiani, ma anche quanto raccolto come informazioni alla nostra Convention Internazionale non erano  certo rassicuranti.

Nella nostra cara vecchia Europa i numeri sono tutti in segno negativo,
con perdite di Soci e chiusura di Clubs. L’America non va meglio! Il
Presidente Internazionale Madden incontrato qualche giorno fa durante
la sua visita annuale al Multidistretto Italy ci confermava che negli Stati
Uniti, lo scorso anno hanno perso il 10% dei Soci e per quest’anno
una previsione ottimistica prevede un altro 10%.
Fortunatamente non è cosi in altri Continenti, il numero complessivo
dei Soci con l’apporto di India, Cina, e tutto il Far–Est Asiatico recupera
le perdite e consolida la crescita che sfiora il milione e quattrocentomila
unità.

Quindi uno scenario molto pesante che riservava al Vostro povero Governatore tante preoccupazioni.

Fortunatamente la situazione riscontrata anche grazie alla collaborazione di tutti quei Clubs che hanno accettato la visita del Governatore
 

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insieme, già alla fine di novembre mi aveva fatto trovare uno stato
dell’arte molto migliore di quanto mi potevo aspettare.
La reazione alla riduzione dei Soci è stata molto seriamente impostata
nei singoli Clubs del Distretto e, nonostante continuino ad esserci
dei problemi i Soci usciti sono stati sostituiti e quasi ovunque si è impostata una politica di contenimento dei costi per agevolare l’ingresso a Soci con meno elevate possibilità economiche, ma dotati di doti culturali e morali adatte all’impegno che richiede la nostra associazione.

Con gli ingressi di nuovi Soci in queste settimane abbiamo recuperato
il gap con l’inizio dell’anno Lionistico e con la Charter di un nuovo
Club a metà di giugno saremo sicuramente con un saldo ampiamente
positivo.

Sono felice di informarvi e permettete di fare un doveroso complimento
al presente Presidente Distrettuale dei Leo, Andrea Fici, che
anche il Movimento Leo dopo anni di sbandamento ha invertito la
rotta e nel presente anno sono entrati parecchi nuovi Soci con aumenti
significativi in termini di numeri, ma quello che conta con molta
energia e voglia di fare e tante nuove idee.

Questi ragazzi potrebbero essere veramente la nuova anima propulsiva
per attività sul territorio in collaborazione con i loro Club Sponsor.
Nei Confronti di questi ragazzi abbiamo delle grosse responsabilità
dovremmo, infatti preparare a loro la strada che in caso lo desiderassero al termine del loro percorso di Leo potrebbero essere dei Soci Lions già formati ed in grado di assumere da subito responsabilità di gestione.

Non si deve aver paura di studiare ipotesi completamente nuove che
potrebbero far storcere la bocca a qualcuno, per la necessità di adattarsi ad un sistema di coesistenza che sicuramente potrebbe far cambiare ritmi, tradizioni ed anche i costi, limando sul superfluo per arrivare al sodo.

I nostri ragazzi, ma sarebbe più giusto chiamarli i nostri giovani, possibili Soci, hanno un potenziale incredibile e possono fare molto se in modo intelligente da parte di noi adulti si lasciassero delle porte aperte al loro entusiasmo ed alla loro esuberanza. Non vorrei essere
frainteso la situazione vincente non è la “rottamazione” dei vecchi
per lasciare spazio ai giovani, ma un mix delle due cose sapientemente
dosato che in primis si deve anche laddove ci siano le condizioni
avere il coraggio di voler sperimentare.

Troppe porte sbarrate hanno una sola conseguenza i giovani si stancano e se ne vanno portando con loro tutte le energie fisiche ed in-
 
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tellettuali che Noi di una certa età progressivamente, ma inesorabilmente stiamo perdendo.

E’ un grande problema, ma anche una grande responsabilità.
Personalmente sono convinto che ci siano più fattori positivi che negativi, da una crisi come quella che ci avvolge in questo preciso momento storico. La voglia di cambiamento comincia quando si è costretti ad agire perché tutte le vie del passato hanno esaurito la loro
forza propositiva e solo attraverso un radicale cambiamento di mentalità, di abitudini, e ritornando ad avere la voglia di rischiare come
quella che hanno avuto i nostri genitori e, che forse colpevolmente
non siamo riusciti a trasmettere ai nostri figli, troppo coccolati e protetti,  fa scattare la molla.

Il mondo non si ferma mai, semplicemente cambia.

Chi è in grado di gestire il cambiamento sarà un protagonista, altrimenti saremmo destinati se va bene ad essere solamente dei gregari, portatori di borracce al capitano di turno.

Ho voluto scrivere queste riflessioni molto consapevole di quanto
possano anche non essere condivise, ma con una certezza. Il Lionismo
che ho trovato nel nostro Distretto per la massima parte è più
maturo di quello che ad una lettura superficiale può apparire.
Ho trovato e condiviso, una quantità di Service che se sono stati programmati ed in gran parte portati a compimento aderiscono in pieno alle riflessioni sovra esposte. C’è una grande attenzione ai fenomeni sociali ed una seria presa di coscienza delle necessità relative alle nuove povertà.

Condizioni completamente diverse da un recente passato che non insistono più nei territori di oltre mare, ma che ci ritroviamo alle porte
delle nostre case.

Il nuovo modo di essere dei Lions passa anche attraverso un processo
di cambiamento personale mettendo a disposizione di chi si trova
nel bisogno non solo gli euro che abbiamo nel portafoglio, che comunque servono, ma anche una nostra disponibilità a fare con le mani e con le nostre attitudini intellettuali un discorso collettivo dove
ciascuno di noi deve fare la propria parte.

I Lions del nostro Distretto hanno già individuato questo nuovo corso.
Lasciatemi dire che sono molto fiero del mio motto “AGIRE INSIEME”
è stato accolto da voi e mi auguro che questo spirito possa continuare
anche attraverso l’azione di nostri Amici Anna, Guido e Massud.

Permettetemi di ringraziare tutta la mia Squadra.
Io non mi ritengo un Governatore con doti particolari, forse alla fine
 
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non sono neanche stato un buon Governatore. Ma un merito me lo
voglio attribuire, ho messo insieme un gruppo di persone che mi
hanno aiutato in questo anno e che auguro a tutti i colleghi di trovare.
Le doti di capacità e professionalità nei loro diversi incarichi, la disponibilitànei miei confronti anche sacrificando le legittime attenzioni al lavoro ed alla loro famiglia gli hanno fatti diventare dei “Grandi Lions”, ma cosa più importante dei veri amici.
Io ho solo fatto la parte dell’allenatore, se si vince il campionato è
merito della squadra, se lo perde è solo colpa sua.

Carissimi Lions del Distretto Ta2 avrei potuto riempire il foglio con
un riepilogo di numeri, di service, di interventi, se li volete ve li possiamo anche mandare, io credo che però il vostro calore umano e la
sincera amicizia testimoniate in un sorriso, in una mail ricevuta ed
anche in qualche posizione in contrasto manifestata con un sereno
confronto, resteranno il frutto migliore di questo anno sempre faticoso,
ma ricco di valori veri.

È stato un grande onore essere il Vostro Governatore ho ricevuto
molto di più di quanto abbia potuto e saputo dare.
Siamo tutti pronti a metterci a disposizione del Governatore che mi
sostituirà, con lo stesso entusiasmo e con la volontà di tenere alto i
valori del Lions Club International.

Un abbraccio a tutti Voi.


Gino Eger DG 2012/2013















 

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